Teatro Kolbe

In questa pagina troverai tutti gli appuntamenti che si svolgono presso la nuova sala parrocchiale del Teatro Kolbe, situato di fronte al Patronato, in Via Aleardi n. 156.

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Teatro Kolbe programma di Novembre

Programma Teatro Kolbe
Novembre 2024

In molti mi chiedono “Ale, ma cosa fate questo mese al Kolbe?!” Tranquilli che vi arriva la mail con tutti gli appuntamenti! Ecco a voi: ce n’è per tutti! 

In occasione dell’uscita del libro Marco Cè – Fedeltà e profezia, il Teatro Kolbe ha il piacere di ospitare alcuni degli autori degli interventi qui raccolti, e il curatore del libro Corrado Cannizzaro per una conversazione sul testo condotta dal prof. Giovanni Millino.
Un recital che ripercorre la vita e le opere dell’irriverente artista nato a Murano, curato dal coro “Art Time School” sotto la regia di Gianluigi Bergamo, dove saranno eseguite ben 25 delle sue canzoni più amate. A interpretare le sue ballate intramontabili saranno Elena Quintavalle, Silvano Grison, Claudia Potuckova, Gianluigi Bergamo, Monica Giori, Carla Cosmo, Daniela Bertoldo e Stefano Versace. In alcune tracce, la registrazione della voce di Lino Toffolo si unirà al coro, rendendo ancora più suggestivo questo omaggio.
Tributo a Lucio Battisti interpretato dalla voce di Sandro Corda che vi farà rivivere le emozioni eterne dei brani dell’indimenticabile cantautore.
Sandro Corda – chitarre e voce
Andrea Fabris  – batteria 
Giacomo Zanardi – basso elettrico
Roberto Forestan – pianoforte e tastiere
“Per trovare la mafia bisogna seguire i soldi” diceva Falcone.
Viviamo in una delle città più conosciute al mondo e possiamo solo immaginare quanti soldi girano qui.
Dopo gli eventi dell’ultimo anno Libera – Presidio Mestre ha voluto approfondire in una città complessa come Mestre tematiche che più volte affiorano nel dibattito pubblico. Partecipa Don Luigi Ciotti.
 
Qual è l’oggetto della satira di questa commedia? Il malato o i medici? L’ipocondriaco Argante, che si nutre di medicine e vive spiando con terrore i sintomi delle malattie, o i dottori che, insieme alla seconda moglie, approfittano per cupidigia della sua ossessione? L’uno e gli altri: la mania del malato è la stessa di chi lo cura. In entrambi Molière smaschera e irride l’illusione umana, l’ingenua dabbenaggine, la superstiziosa ignoranza. Rappresentato nel febbraio 1673, Il malato immaginario mette in scena non più i «caratteri», ma tutto l’uomo nel suo momento più tragico, quando è vittima dei propri miti. Nell’ultima fatica del grande commediografo la dialettica tra finzione e realtà, che è l’amara filosofia di tutto il suo teatro, assume il sapore di tragico scherno: il caso si fa beffa del suo beffeggiatore e Molière muore poco dopo la fine della quarta recita della pièce in cui aveva vestito i panni di Argante.
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